Vivere in una mansarda vuol dire stare sempre ben attenti a dove si mette la testa. Si impara la moderazione, niente salti improvvisi dal divano, ma solo leggeri scostamenti della testa per esprimere gioia.
Durante la nostra assenza, la stanza di Omo si è trasformata in un monolocale ben fornito. Voglio dire, si è dotata di un cesso e di un cucinino ed ha acquisito una nuova parte in cui non solo si può camminare a testa alta, ma si può anche saltare senza alcun rischio di spappolarsi il cranio sul soffitto.
Per sistemare questo monolocale abbiamo perso all'incirca una settimana, tra visite deliranti ad Ikea e dubbi amletici sulla disposizione zona notte zona cazzeggio zona giorno che dopo svariati tentativi hanno trovato una soluzione per sfinimento fisico.
Si dice che la casa sia lo specchio di chi ci vive: se in circa 30 metri quadri sguazzano due portatili, due desktop, un wii, una xbox, una playstation3, un lcd a 37 pollici, amplificatori, subwoofer, 4 casse, stampante, hard disk di rete, router, etc etc, a viverci probabilmente ci sono due coraggiosi.
Quando dirò che sono povera e senza lavoro, sbatteteci al muro e metteteci in vendita su ebay.
La zona del mio Imac l'ho collocata nell'unico angolo della stanza che era rimasto libero: ovviamente quello basso, ma basso basso che devo camminare in ginocchio sui ceci. Ho comprato tutta una serie di cose basse basse, un tavolino per appoggiare il mac, un telo da mettere sotto il mio culo, cuscini da mettermi intorno, un pouf a tartaruga da incollarmi sulla schiena. Insomma, l'ho reso un rifugio per nani.
Sono sorridente al pensiero che a me sembra che ci sia troppo sole per essere Dicembre, per essere Natale. In questo mese io la luce me la sento dentro.
Durante la nostra assenza, la stanza di Omo si è trasformata in un monolocale ben fornito. Voglio dire, si è dotata di un cesso e di un cucinino ed ha acquisito una nuova parte in cui non solo si può camminare a testa alta, ma si può anche saltare senza alcun rischio di spappolarsi il cranio sul soffitto.
Per sistemare questo monolocale abbiamo perso all'incirca una settimana, tra visite deliranti ad Ikea e dubbi amletici sulla disposizione zona notte zona cazzeggio zona giorno che dopo svariati tentativi hanno trovato una soluzione per sfinimento fisico.
Si dice che la casa sia lo specchio di chi ci vive: se in circa 30 metri quadri sguazzano due portatili, due desktop, un wii, una xbox, una playstation3, un lcd a 37 pollici, amplificatori, subwoofer, 4 casse, stampante, hard disk di rete, router, etc etc, a viverci probabilmente ci sono due coraggiosi.
Quando dirò che sono povera e senza lavoro, sbatteteci al muro e metteteci in vendita su ebay.
La zona del mio Imac l'ho collocata nell'unico angolo della stanza che era rimasto libero: ovviamente quello basso, ma basso basso che devo camminare in ginocchio sui ceci. Ho comprato tutta una serie di cose basse basse, un tavolino per appoggiare il mac, un telo da mettere sotto il mio culo, cuscini da mettermi intorno, un pouf a tartaruga da incollarmi sulla schiena. Insomma, l'ho reso un rifugio per nani.
Sono sorridente al pensiero che a me sembra che ci sia troppo sole per essere Dicembre, per essere Natale. In questo mese io la luce me la sento dentro.