La macchina carica di roba inutile, le curve tra gli alberi per arrivare, il costume e gli infradito da mettere su, la baia del giorno in cui andare, l'amore nell'acqua con le rocce a spiare, giocare a racchettoni e avere male al culo per due giorni, la doccia al tramonto con i capelli ad asciugare, il vino da assaporare sulle sedie di plastica, l'amore ancora da fare quando va via il sole, la pepata di cozze da far fuori in due minuti, il pisolino sulla sdraio con le onde che ti cullano, i limoncelli offerti dai tanti chiunque nel mondo, le mille scale da salire, guardare il mare quando é notte e rendersi conto che se non ci fossere le luci tu potresti caderci dentro.
Pranzare sul pechereccio in legno a picco sul mare, la pelle che va via, la schiena che scotta e spalmami la crema mentre la felicitá si impossessa di ogni cellula del tuo corpo. L'amore che ti entra dentro con il sole e ne esce fuori piú radioso.
Un viaggio lampo in Toscana, un matrimonio con Bob Marley di sottofondo, un incontro con parte di famiglia che non vedevo da tempo, chianti rosso tra botti di vino mentre fumo una sigaretta su una sedia di legno che guarda la campagna toscana. Un respiro forte e pensare che bella la vita.
Due settimane che volano, il ritorno in aereo di notte, poche ore di sonno e mi risveglio abbronzata al vento d'irlanda, assolutamente non pronta a riprendere in mano la scrivania e il telefono. Assolutamente dormiente, sognante e ignara.
Credevo che il trauma da rientro fosse una prerogativa adolescenziale, invece l'unica cosa che é cambiata con gli anni é che non piango piú. Per il resto, il coccolone allo stomaco rimane quello insieme alla voglia di mollare tutto e correre indietro a fermare il tempo.
Ancora non mi é propria la rassegnazione dell'etá adulta ed é una delle poche cose di cui oggi mi compiaccio, oltre che del mio colorito nero che rimbomba tra le pareti bianche di questo posto che oggi sembra triste e che domani tornerá a essere quello di prima.
Forse.
Pranzare sul pechereccio in legno a picco sul mare, la pelle che va via, la schiena che scotta e spalmami la crema mentre la felicitá si impossessa di ogni cellula del tuo corpo. L'amore che ti entra dentro con il sole e ne esce fuori piú radioso.
Un viaggio lampo in Toscana, un matrimonio con Bob Marley di sottofondo, un incontro con parte di famiglia che non vedevo da tempo, chianti rosso tra botti di vino mentre fumo una sigaretta su una sedia di legno che guarda la campagna toscana. Un respiro forte e pensare che bella la vita.
Due settimane che volano, il ritorno in aereo di notte, poche ore di sonno e mi risveglio abbronzata al vento d'irlanda, assolutamente non pronta a riprendere in mano la scrivania e il telefono. Assolutamente dormiente, sognante e ignara.
Credevo che il trauma da rientro fosse una prerogativa adolescenziale, invece l'unica cosa che é cambiata con gli anni é che non piango piú. Per il resto, il coccolone allo stomaco rimane quello insieme alla voglia di mollare tutto e correre indietro a fermare il tempo.
Ancora non mi é propria la rassegnazione dell'etá adulta ed é una delle poche cose di cui oggi mi compiaccio, oltre che del mio colorito nero che rimbomba tra le pareti bianche di questo posto che oggi sembra triste e che domani tornerá a essere quello di prima.
Forse.
vorresti tornare? DAVVERO?
RispondiEliminaPS matrimonio bob marley è FIGHISSIMO!
erba
Io soffro di trauma da rientro anche quando sto via per soli due giorni.. :(
RispondiEliminaMi passa solo se mi concentro sul pensiero della prossima partenza..
:*
ERBA vorrei riandare in vacanza, il che assume una sfumatura diversa.
RispondiEliminasì, il mio cugino ex rasta ha conservato le sue velleità!
SOLE ambè, pure io, anche di rientro da due ore :)
cik cik cik, il suono della tastiera è uguale dappertutto.
RispondiEliminaSolidarietà.
che voglia... a me viene voglia di partenza e ho la sindrome da conto alla rovescia !
RispondiEliminama anche solo svegliarmi tra le braccia di lui tornato da un viaggio di lavoro mi fa venire la sindrome da rientro... voglio tornare nel lettone con lui !
Chiara (paloma)
Io, invece, qualche volta piango ancora... ma non dirlo a nessuno! :)
RispondiEliminanon sai quanto mi faccia piacere sapere di non essere l'unica [...] che si metteva a piangere tornata da una bella esperienza!ora piango meno..ma le lascrime ogni tanto scappano cmq..e i gropponi..maledetti gropponi!!
RispondiEliminaNeanche io piango opiu' al rientro da una bella lunga vacanza in Salento ma il coccolone mi prende sempre e credo che mi prendera' sempre. E' duro pure farci l'abitudine....io comunque tornerei!!!
RispondiEliminaBellissimo post Sciroccata. Complimenti! Marty
RispondiEliminasolo allontanandoti hai potuto capire certe cose, guardandole con il distacco dei chilometri.
RispondiEliminaBLIMU cik cik rende abbastanza bene l'idea anche se stavo notando che la tastiera dell imac é meno rumorosa del solito.
RispondiEliminaPALOMA il lettone é bello finché non ti devi alzare al mattino.
sob.
ILALLA terró il segreto, comunque é una cosa bella questa di essere sentimentali secondo me.
TOBY che poi penso che se ci viene da piangere vuol dire che siamo stati bene,felici. pensa che piattezza non provare neanche queste sensazioni:)
PANDORA tornare dove?
should i stay or should i go daradaradadarada. oggi va un po' meglio, sto anche riprendendo l inglese che credevo di aver giá rimosso!
MARTY ei tu, quando vai nella reggia?ghghg.
SEARCHING dovremmo allontanarci ciclicamente dalle cose e dalle persone, fa bene.
io vivo tutto l'anno in attesa di avere un trauma da ritorno :)
RispondiElimina(sapessi che invidia leggere il tuo post per una povera reduce da varicella estiva)
Sun
certo, certo. su questo sono d'accordo!
RispondiEliminama che brutta la nostalgia :D
ciauz!
Testo poetico e commovente, brava! Fortunatamente, le mie sindromi da rientro sono sempre mitigate dal piacere di ritrovare le mie amate giovani colleghe: la loro freschezza, il loro entusiasmo, la loro primaverile solarità. Grazie al cielo esistono le ragazze ;-)
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