04/01/12

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La felicità

Aperitivi, abbacchio al forno con patate. Una cena sul terrazzo dei tuoi con il venticello di settembre che ci solletica il naso e mi sposta i capelli. Mi dici apriamo il Barolo, ti rispondo che il Barolo attendeva nella botte un'occasione, mi dici freghiamocene, altrimenti non lo apriremo mai. Sogghigno per la tua fiducia nel futuro.

I tuoi occhi di fronte, discorsi che non ho capito dove vanno a parare, ma poi ti vedo gli occhi lucidi e sento che sei nervoso, mi si ferma il cuore e penso che forse sta succedendo quello che penso.

Sta succedendo davvero che mi stai dicendo che insieme possiamo avere un grande futuro e sta succedendo davvero che a me già viene da piangere anche se non sono sicura di aver capito bene. Sta succedendo davvero che non riesci ad arrivare il punto e io non ti aiuto perchè ho smesso di respirare e non riesco ad avere un pensiero di senso compiuto.

Sta succedendo davvero che ti abbassi verso la pianta dietro la mia sedia e prendi qualcosa che nell'oscurità io percepisco come la cosa e sta succedendo davvero che me la metti davanti e che io mi continuo a chiedere se sta succedendo davvero che tu mi stai chiedendo di sposarti e io ti dico sì piangendo.

Che poi piangi tu e piangiamo tutti, e penso a come è cominciata e dove siamo arrivati, mentre quel momento è così carico di emozione, incredulità e sogno che ci metterò settimane anche solo per aver capito che sì, sta succedendo davvero, a noi.

Non fa rumore e ti ammutolisce, la felicità.