31/03/08

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Thanks, Steve

Certi giorni è proprio bello andare a lavoro.Tipo oggi.

I corridoi erano pieni di volti sorridenti, chissà come mai

Ora se qualcuno mi regala anche una settimana alle Maldive, sto a posto.


O che so, ai Caraibi, va bene uguale.


28/03/08

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La cubista

Il colloquio l'ho fatto con il team manager nordico che non ho ancora capito se é norvegese, finlandese o svedese. Comunque, pensavo fosse andato male, visto che alla originale domanda perché ti dovrei scegliere, ho fornito la candidissima risposta perché lo voglio fare. Cosa vuoi che dica, che sono il messia e questa é la mia missione sulla terra ?
Mh, in effetti potevo dirlo.

Nonostante ció, mi é arrivata la mail che sono stata scelta come vice cubista per sostituire il cubista quando é in vacanza, non puó, entra dopo, esce prima, ha il cagotto e cosí via. Indi, ho iniziato a fare le mie prime ore nel cubo. Cosa si fa nel cubo? In teoria, si controllano le mosse di tutti e ci si accerta che qualcuno non se la stia sciallando alla facciaccia di quelli che lavorano. In pratica, si rompono i coglioni proprio quando qualcuno si sta allargando talmente troppo che non si puó fare finta di niente.

Giusto per rendere l'idea: qui c'é un codice per tutto. Se ti alzi dalla scrivania inserisci un codice, tipo break pagato, break preso a cazzi tuoi, pranzo, training, meetings, cosí il Grande Fratello sa perché non sei alla tua scrivania. In due parole, io per qualche ora a settimana spieró tutti i miei colleghi, rinchiusa dentro il cubo. Per questo chiamatemi cubista, che il vero nome, manager on duty, non mi convince mica.

Continua a piovere che Dio la manda ma il nostro padrone di casa ci ha assicurato che tra 2 settimane il tempo cambierá. Sembrava abbastanza convinto, che quasi viene voglia di sperarci.

Abbiamo ancora delle uova di pasqua in esubero, se qualcuno vuole gradire, ci rimane uovo Snickers e uovo Caramel, mentre uovo Mars e uovo Smarties sono giá passati a miglior vita.

Sono molto delusa perché qui non mettono le sorpresine dentro.
Al terzo uovo scartato, ho capito che non era uno sbaglio, ma l'amara realtá.
Solo cioccolato, che peccato.


25/03/08

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In panciolle

Sabato: l'idea di prendere la Guinness fuori non é stata esattamente geniale. Le lampade riscaldanti hanno fatto ben poco il loro dovere e cosí ci si ritrova leggermente raffreddati. Leggermente, eh. Il tutto ovviamente é accaduto per concederci il lusso di fumare, altrimenti che ci stavamo a fare fuori, sotto le lampade che non riscaldano.

Comunque, la domenica di Pasqua ci si sveglia un po' intasati e ci si fa di tachifludec, e sí sono proprio sicura che l'acqua deve essere calda, confermo piú volte a omo che non si fida di me e ogni volta mi guarda con aria sospetta come se gli stessi propinando dell'arsenico per farlo fuori. Fatto sta che quando sto meglio é ora di pranzo e l'abbuffata del pranzo pasquale mi rimette al tappeto.

Gli antipasti apparentemente innocui ma in realtá assassini ci rendono moribondi, ma a dare il colpo di grazia é l' agnello con le patate. Quei bicchieri di vino rosso peso non fanno che sancire un letargo giá previsto, cosí la pennichella si trasforma in un sonno profondo che al risveglio ci trova pancioni e nauseanti. E neanche il bicchiere ricolmo di citrato mi sgancia un ruttino.

Le buone intenzioni ci sono, proviamo a fare una sana passeggiata digestiva, ma nulla si puó contro la crudele realtá: incontro al pub con pinta. Questa volta, col piffero che mi siedo fuori e infatti rimango dentro al calduccio. Ma la pinta é sempre la pinta e va a finire che mi si rigonfia la pancia nuovamente e capisco che é inutile opporsi al destino di queste giornate. Tocca stare in panciolle e that's all.

E infatti si fa anche la pasquetta in semi panciolle, mentre cerco di spiegare invano a mia madre che no non si puó fare una scampagnata se diluvia e ci sono 5 gradi.
Alla fine mi dá ragione, con un laconico in effetti, mica ci avevo pensato che lí piove.
Eh, giá.

Intanto, sappiate che la mia carriera qui si é schiantata contro l'evidente ragione che un madrelingua verrá sempre prima di me. Giustamente. La selezionatrice olandese mi ha detto che sulle 8 posizioni aperte io sono arrivata nona. Ora mi basta ammazzare l'ottavo per passare su e invece non si puó, perché non so chi é.

Comunque l'olandesina ha ammesso candidamente che ha dovuto privilegiare i madrelingua irish innanzitutto, nonostante noi qui si facesse un bel lavoro, invidiabile, ma sai com'é l'accento.
Eh, l'accento.

Potevo dirle, all'olandesina, che qui gli inglesi dicono che la pronuncia italiana é so lovely. L'ultimo ha detto oh ma come pronunci bene "twenty", you made my day.
Hai capito, dici twenty e svolti la giornata.
Dici, l'accento, dici.

Mi sono candidata per una cosa per cui devo parlare di meno.
Ora vediamo se mi si sfancula di nuovo con questa storia dell'accento.
Tsé.


21/03/08

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Good Friday

Good Friday, ovvero Venerdì santo.
A casa mia mi pare funzionasse che non si mangia la carne, ma nessuno è mai stato a digiuno, o a supplicare per un pezzo di pane. Voglio dire, ci si faceva un bel risotto alla pescatora, casomai. Venerdì santo è anche il mio giorno libero, così ci rechiamo al mercato per grande spesa pasquale. Felicemente spendo 20 euro per dei gamberoni che non vedo l'ora di buttare in padella e innaffiare con vino bianco.

Dopo aver depositato a casa le prelibatezze, ci dirigiamo verso tappa seconda: supermercato per carne, formaggi e tanto vino. Peccato che il reparto alcolici è chiuso da una bella staccionata che dice, Good Friday, closed. La locuzione non mi sembra affatto consequenziale, ma rimango ottimista e decreto che il proprietario del supermercato è di così ampie vedute che ha deciso che dato che per lui non è giusto bere di Good Friday, nessun altro stronzo può farlo.

Lo sgomento si impossessa di me quando al secondo supermercato c'è lo stesso divieto di alcolici. Closed. Inizia a salirmi il sangue alla testa, ancor più se penso ai miei poveri gamberoni. Mi hanno invitato al valzer dell'ipocrisia e mi viene da vomitare. Questi si ubriacano e svomitazzano sotto casa mia ogni cazzo di giorno dell'anno e poi Venerdì santo è vietato comprare qualsiasi forma di alcool. Cioccolatini, patatine, carne e schifezze di ogni sorta ovviamente sì, ma alcool, no proibito.

Mi giro i negozietti vicino casa ed è la stessa storia: serrande chiuse nei reparti alcolici, ma tramezzini trasudanti di merda che dicono comprami in ogni angolo. Rifletto sul fatto, che nonostante tutto, in Italia mai nessuno ha proibito di comprare merce x in giorno y dell'anno, e penso che questa è dittatura pura. Si lede la mia libertà di cucinare i gamberoni e bere un bicchiere di vino nel mio giorno libero. Torno indietro nei secoli che non ho vissuto e mi sento un po' Giovanna d'Arco.

All'ultimo negozietto abbiamo l'ardire di chiedere come mai non si può comprare una cazzo di bottiglia oggi, e il nano biondo con le lentiggini mi risponde eh è venerdi santo. E lo so, coglione, ma non vedo il nesso con la legge. Mentre omo ingenuamente gli dice vabbè l'italia è un paese cattolico e non si impedisce alla nazione di comprare alcol, questo si infastidisce notevolmente e ci dice, questa è l'Irlanda, benvenuti, bevete acqua. Mi viene voglia di litigare, di tirare su un movimento di ribellione, ma sorrido e vado via.

Benvenuti nel valzer della libertà, nel 2008, in piena Unione Europea.
Domani, i nostri amici Irlandesi torneranno tutti a bere fino allo schifo, vomitare per poi riordinare da bere e poi vomitare ancora a panza all'aria.

Poi dite dite che l'Italia è bigotta.
Bisognerebbe vivere un po' dappertutto per rendersi conto che ognuno ha le sue, di bigotterie.
Per questa ragione, saremo senza vino. Vino, vite, sole, terra, natura, dedizione.
Tutto ciò è ingiusto.


18/03/08

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San Patrizio

A San Patrizio io non c'ero, a vedere la parata, a indossare cappelloni verdi e a ululare frasi sconnesse grondanti di birra. Io ero a servire l'amatissimo mercato Uk, che di questa festa evidentemente se ne fa una pippa. Perció, non mi chiedete anche voi com'é San Patrizio? Lo ignoro.

Comunque, quando arrivo a casa a sera, seppur sfatta, dico dai usciamo, vediamo com'é sto San Patrizio. Ma, a sera, gli unici indizi di festa in corso sono ubriachi panzoni in canottiera e pub che sfoggiano musica a palla unz unz. Mi chiedo dove sia andata a finire l' irlandesitá, mi rispondo che forse é rimasta segregata in qualche paesino non ancora colonizzato da stranieri che lavorano per multinazionali che si sono impiantate qui perché pagano poche tasse. Praticamente, l'irlandesitá si manifesta solo a patto che noi non ci siamo. Un bel po' stronza, questa irlandesitá.

Dopo aver analizzato attentamente le nostre panze, decretiamo che questa é la settimana della Dieta con la D maiuscola. La prima ferrea regola comporta l'abolizione dell'aperitivo pre cena: via bruschettine e salamini, concesso solo yogurt muller con i cereali al cioccolato. La seconda regola prevede la drastica diminuzione di patatine ed affini, mentre la terza possibile regola, attinente alla sfera bevereccia, non é stata neanche presa in considerazione.

Il vino rosso é sempre con noi, piú fedele che mai.
Lunedí prossimo abbiamo un appuntamento con le nostre panze, per vedere se qualcosa é cambiato. Non avendo una bilancia, ci affideremo alla prova empirica. Ovvero, la dimensione 3d della pancia allo specchio.

Infine, non ho capito quanto ancora abbiamo intenzione di restare qui proprio qui, e siccome siamo in due a non sapere se andare, quando e dove, stavo pensando che se qualcuno decide per noi un giorno X e un posto Y, noi poi obbediamo.

Sono andata sul sito Just landed e non sapevo da quale Paese partire.
Tirate una monetina e levatemi da questo impiccio, please.


15/03/08

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Cambio casa

Ho cambiato casa, peccato che non sappia come avvisarvi e come importare link e archivio visto che la mia vecchia casa-blog non ne vuole sapere di farmi entrare. Comunque, eccoci qua, questa è la nuova dimora di Sciroccata.

Provvisoria, ma ancora per poco.

Ho chiesto le ferie per Aprile. Originariamente tale data era stata scelta poichè avrebbe permesso di adempiere al nostro senso civico di cittadini modello: avremmo pagato il viaggio per votare. Votare, come al solito, per evitare il peggio.

Poi, però, ci siamo distratti un attimo, e la mano sul mouse è finita sulla destinazione sbagliata., attratta dalla parola Amsterdam. Per cui, abbiamo scelto di essere delle merde di cittadini e di andare in Olanda dall'8 al 14. Se qualcuno si vuole aggregare, faccia pure.

Per i primi 4 giorni siamo a posto, abbiamo trovato una pagina internet oscena e poco convincente creata da alcuni tipi che affittano una stanza a casa loro per tirare su due lire e abbiamo prenotato fino al 12 lì. A patto che questa casa esista, sono incluse anche le biciclette nell'alloggio.

Il 12 e 13 non si sa dove dormiremo, ma vedremo poi. Forse faremo anche un giro nei dintorni tipo Utrecht e compagnia bella. Se siete esperti conoscitori delle zone, illuminatemi, io accetto ogni consiglio, a parte quello di prostituirmi nel quartiere a luci rosse.

Ormai, parlo tutto il giorno in inglese e non ci faccio più caso. Sto imparando anche ad esprimere il mio sarcasmo, in inglese.

Siamo gli unici che lavorano anche a San Patrick, Sabato santo e Pasquetta.
Evviva le aziende americane.