30/04/10

5

Muffins!

Io sto facendo dei muffin con farina integrale biologica. E vabbè. La cosa grave è che li sto facendo senza latte e senza burro. Io. cosa mi sta succedendo?

Quando hai bisogno di aiuto, le persone ti sembrano tutte più egoiste. Soprattutto quelle da cui ti aspetti di più. Vedi questo mondo come una folla di minuscoli omini che si affannano per cose di poco valore e trascurano le cose più importanti della vita.

Speri che anche il tuo omino non sia come loro.


28/04/10

6

La cura di minima

Aprile si inaugura con la comparsa occasionale di bozzi simili a punture di zanzara sul viso. Il primo giorno pensi " maddai, mi ha punto una zanzara sul viso", il secondo giorno "ma sta stronza insiste sul viso", il terzo pensi "mi pare strano che mi pungono tutte sul viso senza che io le veda", il quarto giorno capisci che non sono zanzare. Il settimo giorno non crei il mondo, ma ti senti solo un po' sfigata.

Tu che hai letto Siddharta più volte ricordi bene che nella vita bisogna saper "aspettare e sperare", così eviti tutti gli inviti ad usare creme e lozioncine e a fare visitine, sperando che le bolle vadano via risucchiate dalla corrente cosmica che le ha portate. Invece passano 10 giorni e ogni tanto ti riappare una specie di puntura di zanzara che abbiamo appurato non essere puntura di zanzara.

Ti decidi così a piegarti alla scienza e attraversi mezza città per raggiungere noto dermatologo consigliato da Zoe. Il doctor è scaltro, simpatico e schietto. Esordisce dichiarando "signorina, lei è davvero una bella ragazza, ma che pelle asfittica!". Ormai ho capito che ti fanno un complimento prima solo per darti la mazzata dopo. Mi passa un pennino sulla schiena e mugugna. Poi dice che mi dà una cura di minima, ovvero quella più leggera possibile al momento. Wow, penso, metterò una cremina, prenderò due pasticchette e ciao.

Questa è la cura "di minima": niente più pillola anticoncezionale, niente più palestra e luoghi polverosi, niente dolci, cibi complessi e pochissimi caffè e alcolici, vietato l'ingresso in qualsiasi profumeria da qui a qualche mese, niente trucchi che non siano quelli che si comprano le signore ricche in farmacia, addio alle tue creme, shampi e balsami, passare tanto tempo in spazi aperti e verdi, dove per spazio aperto "non intendo le vetrine del centro", niente stress, "non si carichi dei problemi di nessuno", "lavori solo per arrivare al 27 del mese", "pensi prima di tutto a se stessa", "si scordi il cornetto al bar", " dimentichi i locali fumosi e troppo chiusi"...

Lo sapevo che io non ero fatta per la palestra, l'anno in cui finalmente riesco ad andare con continuità, arriva il medico che me lo vieta. Vorrà dire che ricomincerò con le corsette a Villa Ada, anzi vorrà dire che mi trasferirò a Villa Ada, mangerò, leggerò e dormirò lì, così eviterò gli spazi chiusi.

Con questi semplici accorgimenti torni tra me da un mese e vediamo se va tutto bene. Semplici accorgimenti un corno. Poi vado in farmacia con la lista di creme e shampi e antistaminici e spendo la modica cifra di 85 euro. Senza contare gli eventuali trucchi da signore ricche da comprare.(e non posso entrare in profumeria, cioè posso entrare, ma non posso comprare niente. ah, che tragedia.)

Avevamo detto niente stress. Dato che non posso eccedere neanche con l' enogastronomia, credo mi darò allo shopping selvaggio. Senza sensi di colpa.


25/04/10

7

New York

Magari uno pensa che vai a New York per farti sorprendere dai grattacieli, invece quello che ti sorprende di questa incredibile immensa città è che dentro c'è tutto il mondo. Tutti i mondi in uno. Vagoni della metro di giapponesi, neri, ispanici, europei e americani, cortili degli asili con bambini senegalesi che rubano la palla a bimbe cinesi in lacrime rincorse da scattanti ometti dell'est. Queste immagini sono quelle che piu di tutte mi toccano l'anima e mi fanno sognare, che un giorno anche il nostro Paese sarà così ricco culturalmente. Un giorno lontano, forse, ma un giorno sarà.

New York è quella città dove tutti corrono e ai semafori ti sembra di sbattere contro un muro umano, è quella città dove nella furia che impazza, tu sei ferma con la mappa in mano e la gente si ferma a chiederti se ti serve una mano e ti commuovi quasi a pensare che c'è gente che offre spontaneamente aiuto in questo viavai di piedi e mani. New York è le vetrine accattivanti della 5th Avenue, le 30 reti wireless che prende il tuo Ipod touch e i magnific public spaces per strada, dove con la tua brown bag ti fermi a pranzare.

New York è le magnifiche atmosfere rilassate di Greenwich e West village, dove le case con le scale anticendio sono circondate da alberi e persone che si muovono in bici. New York è l'atmosfera viva dell'East Village con i suoi innumerevoli giapponesi ed etnici e bar uno accanto all'altro. New York è andare da Wholefoods e farsi la scatola di cibo indiano da mangiare al parco nelle aree pic-nic, prendere il pineapple juice da Gray's Papaya e osare con un hot-dog al carretto.

New York è prendere slices di pizza dietro casa da Joe's Pizza e leggere che sono le slices preferite di Ben Affleck, incontrare in metro Robin di How i met your mother e scoprire che dal vivo è molto piu carina che in tv, è scontrarsi con Jovanotti mentre passeggi e scoprire leggendo il Village voice che suonerà due giorni dopo e che purtroppo tu non ci sarai. New York è leggere il Village Voice e trovarci l'oroscopo di Brezny!

New York è camminare come matti per una settimana, restare a bocca aperta, avere il naso puntato all'insu e gli occhi che vorrebbero fotografare tutto. New York è salire in alto alto di sera e sentirsi piccoli piccoli in mezzo a tutte quelle luci, è restare bloccati sul ponte di Brooklyn perchè sta passando il Presidente. New York è piena di persone che fanno cose da sole, cenano sole, cantano da sole, ballano da sole, e non capisci mai se sono matte o semplicemente libere di essere.

New York è stare una settimana e rendersi conto che avevi appena iniziato a conoscerla.


15/04/10

2

-1 to Ny

Stai lì a fare liste, depennare col mouse, aggiungere roba, togliere, fare, disfare quando poi il giorno prima della partenza realizzi che l'unico vero ostacolo tra te e l'America sta nella cartellina trasparente con i passaporti e i biglietti.

Allora la metti in borsa già da ora, ma ogni tanto vai a controllare che ci sia ancora, hai paura che si smaterializzi da un momento all'altro. In certi posti, senza un passaporto, non sei più nessuno.


11/04/10

5

Tracce di un week-end

Un concerto inculonia, ai confini tra Roma e tutto il resto, suoni irlandesi e canzoni andate in shuffle su Itunes chissà quante volte, le patatine fritte che ballano sullo stomaco mentre saltiamo come matti e il caldo del birrificio ci assale. Un cunicolo di strade da cui in cinque non si riesce ad uscire e passare mezz'ora a fare il giro degli stessi 5 isolati, sempre con le stesse macchine dietro, cercando la miracolosa apparizione di un qualsiasi segnale per Roma.

Tremila mail che arrivano, risposte, prenotazioni, zone, prezzi, depositi da stabilire e in tutto ciò, tra una settimana saremo a New York, ma non ci è ancora chiaro dove. Tra Peter, Marion, Lizzie e company mi sono vista sfilare davanti tante di quelle prenotazioni di appartamenti che ora sarò conosciuta tra i Newyorchesi come la sòla delle case.

Una festa di compleanno tra fragole, kiwi e panna e preparazioni clandestine di addii al nubilato condite da conversazioni su ipotetici vestiti/scarpe/borse da indossare. Il ritorno sul motorino col vento fresco che ci sbatte in faccia e la domenica mattina mi sveglio con un artiglio di gatto che mi trapassa la testa. Il micio è tenero perchè mi lecca i capelli, ma per trovare l'appoggio, mi sfonda il cranio.

Io mi lamento ché mi fa male, lui si lamenta perchè mi lamento. Omo si lamenta perchè ci lamentiamo. Tra 5 giorni ci aspetta l'aquilone per New York. Da oggi inizia ufficialmente il countdown.


06/04/10

3

Spring is here

Finalmente è Aprile. Per quel che mi riguarda, la primavera inizia quando le vetrine della Benetton diventano di mille colori. Io adoro questo periodo dell'anno. Il pieno della primavera, la sensazione di rinascere insieme agli alberi, il countdown per le passeggiate in villa, i colori da sfoggiare, la fine di alcune cose che corrisponde sempre con l'inizio di altre cose. (che non sai mai prima quali sono ma tu sai che arriveranno e il pensiero ti fa sorridere).

Un viaggio sognato da tempo che si avvicina, l'amore che respiro, l'ottimismo che mi avvolge, l'entusiasmo per tutto quello che sarà. La ceretta da fare il prima possibile e la valutazione annuale dell'acquisto di una crema anticellulite che puntualmente anche quest'anno non comprerò, l'irrefrenabile impulso di comprare infinite paia di scarpe che dicono "è primavera"!