L'estate per me è finita.
Sono scesa a casa, con un pc, una chiavetta e tutti gli interrogativi che mi trascino dietro in questo periodo della mia vita. Ho respirato, ho passato attimi o forse ore sul dondolo a fissare il cielo e a capire quali sono le domande giuste da farsi, perchè se non sai quali sono le domande, poi è inutile che ti metti a cercare le risposte.
Ho vissuto in un limbo, fatto di pranzi preparati con amore dalla mia famiglia, di chiacchiere con le amiche, di telefonate, di pensieri, di ricordi, di rievocazioni, domande, obiettivi, sogni. Poi entravo nel mare, mi tuffavo e all'improvviso mi investiva un'ondata di serenità.
Cosa è cambiato in questo mese? Forse tutto e forse niente.
Scelte che non so prendere, sospensione del presente, sensazione di attesa. Di un evento scatenante, un gesto illuminante, un momento delirante.
La mia impulsività contro la tua razionalità. Però poi ti ritrovo forte in un abbraccio e allora vorrei continuare a piangere per ore, mentre sono sola. In questo mese ho pianto tanto, di un pianto che cercavo, che volevo, che mi era necessario per cadere nel vuoto sperando di ritrovare una direzione che sentissi mia.
Continuo a versare lacrime non appena leggo un verso che mi tocca, ascolto una nota che mi batte dentro, ricordo una felicità passata.
Vivo malinconica, sospesa tra un passato che vorrei fosse presente e un futuro su cui non so scommettere. Mi chiedo cosa voglio, mi bastano delle parole romantiche, dei gesti d'altri tempi o voglio fatti, concretezza, sicurezza. Voglio un compagno di squadra su cui poter contare o voglio un uomo che mi trascini in mondi che non conosco. Voglio la serenità o voglio l'ottovolante.
E poi, quanto contano i sentimenti e quanto la ragione? Che cosa deve vincere, a chi stare a sentire.
Perchè non è giusto decidere il presente anche in base a come andrà il futuro, perchè non si può fare dietrologia, perchè hai paura di perdere la persona per te, perchè non sai se è la persona per te. E non è giusto decidere se quella è la persona per te, in base a quelle che incontrerai dopo.
Perchè per te il presente non esiste, per me il presente è l'unico momento che posso toccare veramente.
Perchè vorrei capire, da tutto questo, che sarà stato un momento e che torneremo ad essere felici.
Perchè da tutto questo, io vorrei capire qualcosa di noi, di te, ma anche qualcosa di me.
23/08/10
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Seguo il tuo blog da anni, in un silenzio da lettrice. Mi hai fatto compagnia in migrazioni geografiche ed esistenziali. Violo il silenzio solo per un attimo, per dirti che faccio un gran tifo per te.
RispondiEliminaLa Rossa
...insomma, rimpiangi l'irlanda?
RispondiEliminaComunque ben tornata(dalle vacanze).
Weilà Sciro, ti "mollo" per qualche mese e cosa mi combini?
RispondiEliminaOra non ho molto tempo per lasciare un commento intelligente, quindi ti lascio un abbraccio e spero di sentirti presto.
La cosa del pianto...uguale.
RispondiEliminaDio mio Sciro quanto mi sento vicina a te in questo momento...io ieri sera ho scelto la serenità e fatto vincere la ragione, ma fa male come se mi avessero svuotato e investito di tutto il dolore del mondo.
Abbracci fortissimi.
(continuo a pensarti)
RispondiEliminaricambio gli abbracci..
RispondiEliminano tony non rimpiango l'Irlanda! solitamente non rimpiango...;)
searching: devo scriverti, ero convinta di aver parlato con te invece non eri tu! è stato esilarante!
Ci comportiamo in modo diverso, io rimpiango, ma non piango(o almeno così è di solito) :-)
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=lM_IcFdgAyM
RispondiEliminaabbraccio-[t]ti