18/07/08

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I fatti ci cosano

Ci diciamo che in fondo cercare casa quando non si ha fretta é divertente. Infatti lo é. Peccato che fisso l'appuntamento l'unico giorno dopo mesi in cui non riesco ad uscire puntuale da lavoro. Esco con 20 minuti di ritardo, corro come Fiona May per raggiungere l'autobus, il cui autista impietoso parte nonostante veda dallo specchietto una me morente che cerca di acchiapparlo. Vedo una macchina che si avvicina e mi fa segno, penso sia un mio collega che conosco e monto su.

Quando salgo in macchina mi rendo conto non solo di non averlo mai visto, ma anche che non é affatto un mio collega, e mentre inizio a pensare che non é saggissimo salire sulla prima macchina che incontro, Omo chiama perché sono in ritardo per l'appuntamento con Brian della casa. Ovviamente, io ho la batteria scarica.

Dove sei?
In macchina.
Con chi?
Con uno.
Come con uno, non lo conosci?
No, cioé, mi ha fatto segno, pensavo di conoscerlo e sono salita, invece non so chi é.
Ma mi devo preoccupare?
No, penso di no, perché dici che io mi devo preoccupare?
E che ne so, non sai dove sei, non sai con chi sei.
Cazzo, ho la batteria scarica, chiudo cosí ti chiamo dopo se mi succede qualcosa.

La casa che vediamo é semplicemente bella, tutta in legno e con tante finestrelle colorate, e mentre penso chissá dov' é l'inculata, scopro che per arrivare ad una lavatrice devo fare 3 piani a piedi per arrivare in una stanza con le lavatrici collettive. Mi ci vedo proprio, io e la mia sportivitá.

A malincuore abbiamo detto no, anche perché tocca pagare di piú e a quel prezzo io voglio almeno una lavatrice dentro. Addio finestrelle dei puffi.

Intanto sulle scale di casa, Omo si convince che quello che mi ha accompagnato a casa, un sudafricano mai visto prima, sia il mio amante. Mi dice tu hai fatto qualcosa, rido, gli do qualche calcio nel sedere e mangiamo le tortillas con salsa chili, la droga del momento.

Oggi un'altra casa da vedere, ho il sospetto che ormai ci stiamo prendendo gusto. Non eravamo quelli che dovevamo andare via, e allora perché stiamo cercando casa? Non si sa, quindi non fate domande.


9 commenti:

  1. Ho un collega che a forza di veder case sta perdendo lo smalto (forse anche a causa dell'obbligatorio mutuo-capestro)

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  2. un attimo di panico quando hai scoperto che era uno sconosciuto, non l'hai avuto? io di sicuro l'avrei avuto! ciao :-)

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  3. ahahahah scuaa ma il fatto che sei salita in macchina con uno sconosiuto mi ha fatto ridere, ho immaginato la tua faccia.
    In bocca al lupo per la casetta ;)

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  4. chi vive a tempo determinato, deve almeno viversela bene.
    ;-)

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  5. State cercando casa perchè non avete voglia di spostarvi per il momento in un altro paese ma è già troppo che siete fermi nello stesso posto, così vi sembrerà di fare un altro viaggio. E in effetti lo è. O magari ho scritto una cazzata, ma so che tu sei paziente quindi...buona ricerca!

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  6. vedere case diverte

    erba

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  7. FELIPE io lo perdo a forza di lavorare :)

    NADIR il panico me l'ha fatto venire omo al telefono, diciamo. ma é durato un secondo, ho pensato che vuoi che faccia, sta guidando, al massimo salto fuori dalla macchina.

    NYRIAL crepi il lupaccio!

    ANNARUZZA hai ragione, sei troppo saggia.

    MARI si, anche perché sta casa con la moquette stagnante ci ha rotto le palle. l'avevamo presa volante, non immaginavamo mica di fermarci cosí a lungo.

    ERBA siii, e piú le vedi, piú diventi bravo a studiarle per bene in pochi minuti!

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  8. Insomma, la vedo più o meno così. Non avendo il mare, visto che è estate, fate i catelli di sabbia come potete: andate in giro a guardar case, così, tanto per dare senso all'attesa.
    E poi ci sono castelli che resistono a lungo, sa'?

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  9. Ok, niente domande :))
    Facci solo sapere come va, eh!
    Baci baci

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