13/12/08

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Una sera tipica

Un venerdì sera tra amiche si trasforma in uno scoppio di adolescenza di ritorno. I bicchieri di Nero d'Avola a cena irrigano discorsi pulp su animali sgozzati e maiali sacri finchè ci dirigiamo in un locale da cui viene così tanta voglia di scappare che si finisce per infilarsi in tre in una macchina vintage biposto.
In questo strano stato di Tetris le tre donne gracchianti dalle risate arrivano in una festa in un paese vicino, festa che si rivela essere dedicata ai giovani avvocati della provincia, ovvero giovani infighettati di tutto punto che sorseggiano cocktail su divani bianchi pieni di noia e bionde finte che si tengono in bilico su spacchi pronunciati e tacchi a super spillo.
Dopo un rapido giro decidiamo di rinfilarci in tre nella solita macchina biposto e tornare ridenti al nostro paese dove finiremo al solito pub cercando di evitare i cicchetti offerti al bancone in un momento dei tanti di euforia dello staff.
Finiamo la serata a congelarci fumando e discutendo di partenze e ritorni, di coraggio nel partire e di coraggio nel restare, di paura di andare e paura di non andare. Alla fine, eroicamente in tre sulla biposto ritorniamo a casa.
Mi infilo un pigiama di pile trovato qui per casa, mi schianto sul letto e mi rendo conto che la capa gira e che forse non ho schivato abbastanza cicchetti. Ohibò.
Ripenso alla serata e rido, poi nel letto mi rigiro e mi manca Omo.
Adoro addormentarmi sapendo che lui è accanto a me.


3 commenti:

  1. Cara "sciroccata", ti leggo, non ti conosco, e comtinuo a leggerti con un piacere da voyeur, a volte mi sembra davvero di spiare un po' nella tua vita. A volte mi fai tenerezza - come oggi - a volte mi infondi coraggio, a volte mi fai sorridere. Grazie!

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  2. ecco, vedi che dobbiamo fare sabato?
    qui si tende alla sbronza...

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  3. mica male come serata (a parte la puntatina tra gli avvocati, che immagino sia stata abbastanza agghiacciant), ad avere una biposto, ci infilerei anch'io un paio di amiche e mi girerei un pezzo di puglia :)
    la mancanza la capisco, però dopo un po' ci si affeziona anche a quella, e poi si inizia a dormire al centro del letto e ad apprezzare la vicinanza affettiva più di quella fisica!
    sun

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