Parto per 4 giorni in un viaggio che non dimenticherò e che forse, se un giorno sarò mamma, racconterò ai miei figli. Siamo in 4, io e le mie tre amiche della gioventù, quelle che ti porti dietro da quando hai 13 anni, con cui ti ritrovi ad avere il ciclo, quelle che assistono alla crescita delle tue tette, al tuo primo bacio, al tuo primo ragazzo, al tuo primo amore infranto.
Poi mettici 15 anni in mezzo, città diverse in cui vivere, amori che cambiano, studi e lavori che si sovrappongono e loro sono ancora lì. Incontri di vite separate soltanto dalle distanze e dai corsi e ricorsi della vita, ma che si ritrovano appesi alla cornetta di un telefono, davanti ad una birra estiva o nel caldo natalizio di una caffetteria.
E mentre il tempo passa, un matrimonio, una convivenza e poi un'altra ancora e poi in un pomeriggio di luglio una mail: facciamo un viaggio insieme, quel viaggio che progettiamo ogni volta che ci rivediamo e che poi sfuma nella lista delle cose irrealizzate.
Il viaggio diventa realtà, i voli si prenotano da diverse città e quste quattro donne si incontrano nella swinging London, quella città che in qualche modo ci rispecchia, perchè riesce a far vivere in armonia così tante differenze. I contrasti sono il fascino vivo di questa città e noi forse facciamo lo stesso effetto.
Il b&b è una camera quadrupla e ci sentiamo presto quattro adolescenti in gita, che sparano cazzate prima di addormentarsi e al mattino si ritrovano al tavolo ad abbuffarsi di toast burro e marmellata progettando il tour della giornata. Tra una street e l'altra di Londra, le nostre vite si rintrecciano come se non si fossero mai separate e i racconti del presente si mescolano dolcemente ai ricordi del passato.
Ci ritroviamo l'ultima sera a cenare in un ristorante indiano con calici di vino rosso e a renderci conto che il tempo è volato troppo in fretta, fantastichiamo sui nostri ipotetici futuri, pensando che magari tra 10 anni saremo a bissare questo viaggio oltreoceano. "Magari tra 10 anni saremo ricche!"
Probabilmente questo viaggio sarà l'unico, oppure ce ne saranno altri, più di quanti pensiamo, ma quello che conta di più è sapere, ancora per una volta, che certe persone, una volta entrate nella vita, non ne usciranno più. Che loro saranno lì, nella distanza, a vederti crescere, e tu farai lo stesso con loro.
Ti vengono un po' di lacrimuccie a pensare a com'eravate quando vi siete conosciute, tra i primi trucchi, i sogni ingenui e una visione del mondo che non credi sia possibile replicare ora. Ora che non ci sono più principi azzurri ma uomini pieni di difetti da amare e i lavori da sogno hanno lasciato il posto a lavori che danno soddisfazioni finchè lasciano tempo per vivere.
Ora vedi quattro donne, vere, che i sogni nel cassetto ce li hanno ancora ma faticano ogni giorno per non perderli e a sentire che a faticare non sei sola, capisci che è la vita, che tutte ve la immaginate diversa e che nonostante ciò, siete sorridenti, serene e fiduciose. A ripensarci bene, è quasi un miracolo.
Pensi che in fondo non avete mai smesso di sognare e speri che al prossimo viaggio vi ritroverete ancora così. Perchè tu lo sai, in fondo in fondo, che voi vi ritroverete.
08/09/09
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Things you can't forget
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e poi ci hanno fatto un telefilm.
RispondiEliminano, sexandthecity no, vero?:)
RispondiEliminaBello spaccato di vita e sogni :)
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