15/07/10

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Vorrei

Vorrei tanto poter continuare a credere in un Dio che fa investire e morire sul colpo un ragazzo sempre sorridente, che dà e poi toglie bimbi di 10 mesi, che dà sofferenza a persone che hanno la sola colpa di essere troppo sensibili. Vorrei ritrovare un barlume di fede in me, una qualsiasi fede, per dare un senso a tante cose. Per ritornare a credere che Dio vede e provvede. Non so più se Dio vede, ma non credo che provveda. Non in un modo che mi resti comprensibile.

Ciao, sono in crisi spirituale ed esistenziale globale. A parte questo, va tutto a gonfie vele.


4 commenti:

  1. Ti capisco, il problema non è tanto credere o non credere in Dio ma che Dio faccia qualcosa per farci capire che crede in noi!
    Fammi sapere quando troverai una risposta...
    A presto,
    Simona

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  2. qualche mese fa ero nelle tue stesse condizioni, poi ho voluto alzare il sedere dalla sedia e provare a fare qualcosa di concreto per darmi delle risposte.
    ora qualche ora a settimana la dedico ai bambini della mia parrocchia, e ti dirò che nonostante tutto stare in un ambiente del genere un pò aiuta a riempire qualche vuoto spirituale, oltre che la soddisfazione di stare in mezzo ai bimbi, perchè io amo i bimbi.

    francesca.

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  3. Simona: si, ovviamente fammi sapere nel caso la trovassi prima tu :) baci

    Francesca: ma hai capito cosa ti ha colmato il vuot spirituale, se ritrovare una sorta di fede o aiutare gli altri, che è una cosa che anche un uomo non credente può fare?
    a presto

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  4. purtroppo non c'è nessun senso, e nessun progetto, e nessuna misteriosa via che spieghi nè, tantomeno, giustifichi. l'unico senso che possiamo trovare sta nel bilico irripetibile della frazione di tempo che ci è dato vivere, senza che da questo privilegio debbano scaturire per forza, e di norma quasi mai lo fanno, segni tangibili di una benchè minima forma di giustizia. io quasi ringrazio che non credo in dio: altrimenti, l'unica conseguenza della mia fede sarebbe credere in un dio abominevolmente spietato.
    il vuoto lasciato dal credere in un dio che provvede lo possiamo colmare solo dedicandoci con sfrenato incanto a quel pochissimo che a conti fatti abbiamo da vivere prima di ritornare niente.
    credo che un ateo abbia molte più ragioni e stimoli per trovare un profondo contatto con le cose che lo circondano e trovarvi ogni giorno un motivo diverso di meraviglia. senza che ci necessiti un dio che non c'è.

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