Quello che dell'Irlanda non sono mai riuscita a capire fino in fondo sono i contrasti. Com'è che un Paese tanto civile e moderno per tanti aspetti si trasformi in in un feccia country per tanti altri, questo rimarrà un punto interrogativo che mi porterò dietro.
Il 31 ottobre, finalmente giunta al venerdì alle 19, ora in cui posso fare ciao ciao con la manina ad una lunga settimana, mi reco saltellante e congelata alla fermata dell'autobus. Un'ora e un quarto dopo, con 20 persone in fila con me, l'autobus non si è ancora degnato di apparire. E di fatto, non passerà fino al giorno dopo.
Dopo che i nostri piedi erano atrofizzati e l'attesa vana, in quattro superstiti chiamiamo un taxi che ci spiega che no che l'autobus non passa il 31, perchè se passa cercheranno di bruciarlo. Che simpatici scherzi, quelli di Halloween. Ma non era dolcetto o scherzetto? No, eh.
Ora, in un paese civile o presunto tale, se qualcuno ogni anno puntualmente cerca di bruciare un mezzo di trasporto pubblico, si fa in modo che quel qualcuno non lo faccia piu. Qui a quanto pare la soluzione al problema è interrompere un servizio pubblico senza avvisare un cazzo di nessuno. Rimango alquanto perplessa.
Comunque, mi sono girate le eliche perchè ero già raffreddatissima e dopo un'ora al gelo il mio catarro si è triplicato, tanto che il week end sono condannata a passarlo con paracetamolo e fazzoletti a fiumi. Non che me ne sia fregato mai qualcosa di Halloween, per intenderci.
Tra l'altro Halloween quando io ero ancora una giovincella che andava a scuola con lo zaino Invicta, non mi ricordo che nessuno se lo fosse mai cagato.
Ah, gli effetti della globalizzazione.
Il 31 ottobre, finalmente giunta al venerdì alle 19, ora in cui posso fare ciao ciao con la manina ad una lunga settimana, mi reco saltellante e congelata alla fermata dell'autobus. Un'ora e un quarto dopo, con 20 persone in fila con me, l'autobus non si è ancora degnato di apparire. E di fatto, non passerà fino al giorno dopo.
Dopo che i nostri piedi erano atrofizzati e l'attesa vana, in quattro superstiti chiamiamo un taxi che ci spiega che no che l'autobus non passa il 31, perchè se passa cercheranno di bruciarlo. Che simpatici scherzi, quelli di Halloween. Ma non era dolcetto o scherzetto? No, eh.
Ora, in un paese civile o presunto tale, se qualcuno ogni anno puntualmente cerca di bruciare un mezzo di trasporto pubblico, si fa in modo che quel qualcuno non lo faccia piu. Qui a quanto pare la soluzione al problema è interrompere un servizio pubblico senza avvisare un cazzo di nessuno. Rimango alquanto perplessa.
Comunque, mi sono girate le eliche perchè ero già raffreddatissima e dopo un'ora al gelo il mio catarro si è triplicato, tanto che il week end sono condannata a passarlo con paracetamolo e fazzoletti a fiumi. Non che me ne sia fregato mai qualcosa di Halloween, per intenderci.
Tra l'altro Halloween quando io ero ancora una giovincella che andava a scuola con lo zaino Invicta, non mi ricordo che nessuno se lo fosse mai cagato.
Ah, gli effetti della globalizzazione.
cara sciroccata, qui ti sbagli!
RispondiEliminaSai che halloween ha origini celtiche? In realtà sono gli maericani ad aver scopiazzato tutto....oddio, magari è una controindicazione della colonizzazione!
FRANCESCA mi riferivo al fatto che l'Italia non ha niente a che vedere con Halloween in generale. so che le origini sono celtiche ma ammetterai anche che in Italia e in altri paesi non ha di certo spopolato per le sue origini celtiche, ma perchè una volta che gli irlandesi emigravano in massa negli USA, è diventata una festa anche negli USA. ovviamente da quando è diventata una festa USA, allora ha iniziato ad essere celebrata anche in paesi che non c'entrano un cazzo. vedi, l'Italia :)
RispondiEliminaora capisco...insomma, un circolo vizioso!
RispondiEliminaC'è sempre a chi va peggio. In America un bambino è stato sparato con un fucile, per dire.
RispondiEliminaBrucire l'autobus...MA SONO PAZZI?? che senso ha?? o_______O'
RispondiEliminaFRA sotto un certo punto di vista, sí.
RispondiEliminaJUDITTA ho letto, che schifo.non mi sembra normale che una popolazione debba avere armi in casa cosí.
brivido.
MARGOT piú che altro, la GARDA, ovvero la polizia locale, che ci sta a fare, solo per girare per le vie del centro.
ogni mondo é paese.
Già, la globalizzazione, che fenomeno assurdo: anche in italia ci ritroviamo a festeggiare halloween, ma appena varchi il confine italiano non ti è più possibile bere un caffè espresso decente!
RispondiEliminaILALLA tu hai ragione, facciamo un minuto di silenzio sull'espresso.
RispondiEliminaInfatti andiamo al cimitero a piangere i morti, noi di Giù.
RispondiEliminaLe streghe arrivano a San Giovanni, solstizio d'estate. E qui a Roma mangiamo le lumache, che son cornute e portano bene.
E comunque, alla Gnoma ho detto: "Non mi faccio carico di Halloween, devo contattare per tempo Babbo Natale".
C'è stata.
Io halloween non l'ho mai festeggiato e nemmeno non lo festeggerò mai. Sono arrivata fino alle medie senza mai sentirne parlare poi.. chissà che è successo! Bah..
RispondiEliminaps. Ero rimasta indietro di qualche post.. davvero torni in Italia?? :))
pps. ti era arrivata la mia mail con il link del mio blogghino creativo?
RispondiEliminaBLIMU esattamente, visita al cimitero semmai e poi calza di cioccolatini sul letto. (fin quando ero considerata piccola). tu sí che sei furbizzima, con la scusa di babbo natale te la sei scappottata :)
RispondiEliminaSOLE siii davvero. vengo a partecipare alla recessione. l'ho ricevuta, grazie mille!